Nel cuore di Roma, all’altezza di Via Goffredo Mameli ai piedi del più suggestivo colle romano, il Gianicolo, il giovane ‘stracciarolo’ degli anni 40, periodo struggente della seconda guerra mondiale, Vittorio Nicoletti, decide di iniziare l’antica arte dello ‘sfasciacarrozze’. L’attività veniva svolta nella Trastevere segnata e trasformata dalla guerra.
Nell’immediato dopoguerra Vittorio, rimboccandosi le maniche, aprì il suo secondo sfasciacarrozze nelle adiacenze di Viale Marconi. Fortunatamente con il boom economico di quegli anni e l’incremento esponenziale delle automobili il lavoro aumentava richiedendo più spazio e manodopera, portando cosi alla decisione di aprire una terza attività sul Tevere, nei pressi della Magliana.
Dopo diversi anni di lavoro in quella sede, Vittorio decide assieme al suo genero Fabio Cinelli, marito della figlia più piccola Paola Nicoletti, di aprire un quarto centro di autodemolizione, l’attuale, sito in Via della Magliana n.515. Con i fondamentali consigli del suocero, anche Fabio diventa esperto e conosciuto nel campo. Una volta completati gli studi, anche Danilo, figlio di Fabio e nipote di Vittorio, entra a far parte della squadra dimostrandosi volenteroso e appassionato.
Danilo data la sua giovane età cerca di farsi strada allargando il settore all’azienda, quindi non più solo ritiro e compravendita di pezzi di ricambio per auto, ma punta fortemente su ciclomotori, motocicli e la sempre più esigente espansione nel settore delle microcar. Con l’inizio del nuovo millennio, il suo compito nell’azienda non si limita solo nel commercio, ma si fa largo tra le ardue normative europee, che fanno fronte nel settore dei veicoli fuori uso, portando l’azienda ad essere una delle poche a Roma ad avere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di autodemolizione e rottamazione.